Bergamo biancoceleste
Una Lazio da battaglia vince in casa dell'Atalanta e la trascina nel mucchio
Che Lazio a Bergamo!
Squadra da battaglia, concentrata, convinta, che affronta un impegno fino a poco tempo fa da considerare quasi proibitivo, soprattutto se ci si arriva senza qualche elemento importante: Romagnoli, Castellanos, Guendouzi, Tavares di nuovo fermo ai box dopo 34 minuti. E invece l’Atalanta conferma il momento di difficoltà seguito alla sconfitta interna contro l’Inter e all’uscita dalla lotta per lo scudetto. La Lazio controlla e cerca di pungere, fin dall’inizio, ma prende confidenza strada facendo. Non sfrutta qualche buona situazione nel primo tempo, ma trova il gol nella ripresa con Isaksen, subentrato al solito caotico Tchaouna. Il danese mette dentro un assist al bacio di Dele-Bashiru, che aveva impegnato severamente Carnesecchi poco prima. La Lazio gioca in crescendo e controlla la reazione dell’Atalanta, mai pienamente convincente, con Gasperini che tira fuori Retegui, Lookman e Ederson, mostrando sia le ricchezze di una panchina lunghissima, sia dando la misura di qualche divisione interna. Come indicare i responsabili di una prestazione non ottimale. Cose loro. Baroni, invece, ritrova la via del turnover. Sia perché finalmente recupera qualcuno, sia perché la serie di impegni iniziata oggi richiede l’utilizzo di tutti i giocatori disponibili. Così si vede una bella prova di Belhayane, che sostituisce lo squalificato Guendouzi senza farlo rimpiangere, con una buonissima copertura difensiva, arriva finalmente l’esordio di Provstgaard, subito a suo agio nel clima della partita, e torna tra i pali Mandas, ottimo protagonista della partita, che difende con sicurezza la porta laziale e salva lo 0-0, a inizio ripresa, con un intervento da supereroe su Kolasinac. Alla fine tutti felici, guidati da un Rovella in versione mezzasquadra, con Lazzari e Pellegrini che se la cavano alla grande e le solite dimostrazioni di strapotere fisico di Dele-Bashiru, che si dovrebbe trovare il modo di disciplinare, ma pare assai utile vicino all’area avversaria.
Zaccagni & co adesso sono attesi dall’insidiosa trasferta polare, sul campo sintetico del Bodo. Avversario insidioso perché ritenuto abbordabile: non fidarsi è d’obbligo. Pedro, Vecino, Guendouzi, Marusic, a riposo oggi, rivedranno il campo. Forse sarà il caso di confermare l’ottimo Mandas, dando una svolta, almeno temporanea, alla questione del portiere, che ultimamente si è fatta stringente. I risultati riportano nel mucchio l’Atalanta: le posizioni Champions sono difficili da raggiungere ma restano a portata di mano.