Svilar ferma una bella Lazio
Romagnoli/Pellegrini gol da laziali, pareggia Soulé, Svilar prima e dopo para l'impossibile. Ma la Lazio c'è eccome
Il derby scongela la Lazio, surgelata a Bodo. Concentrata e attenta, in ottime condizioni fisiche, in grado di creare numerose occasioni, sventate dalle grandi parate di Svilar. portiere ignorato da Mourinho, diventato grande protagonista della stagione dei giallorossi.
Le premesse erano brutte: sconfitta in Norvegia, la squadra era rientrata all’alba di venerdì, col morale basso e la prospettiva di affrontare un avversario fresco e in grado di preparare la partita con tutta calma.
Baroni ha tenuto conto della condizione della squadra, disponendo un turnover generoso: rispetto a giovedì entrano dall’inizio Rovella, Pellegrini, Castellanos, Isaksen, Dele-Bashiru, per Vecino, Hysaj, Dia, Pedro e Gila.
La Lazio si è mossa bene, senza esagerare, evitando eccessi di aggressività che all’andata erano costati un paio d’infilate che avevano deciso la gara. La sensazione di superiorità della squadra di Baroni è costante, ancorché mitigata dalla necessaria prudenza richiesta da una gara tanto importante.
La Lazio però costruisce, sfruttando la vena di Zaccagni e Isaksen. Soprattutto il danese chiama Svilar a due interventi sensazionali, che seguono la grande parata su colpo di testa di Romagnoli da corner, anticipazione del gol, che arriva in apertura di ripresa, su punizione confezionata da Pellegrini e incornata dal lazialissimo numero 13. Gol curvarolo, insomma.
La Roma sta a guardare, nel primo tempo, e reagisce al gol subito alzando il baricentro e chiamando Mandas a una grande parata su colpo di testa di Mancini, prima del pareggio, che arriva con un gran tiro di Soulé da fuori area che colpisce la traversa e rimbalza violentemente oltre la linea di porta.
I cambi di Baroni rilanciano la Lazio, che cerca la vittoria con più convinzione e non la trova per qualche altra prodezza di Svilar, su Pedro e su Dia, con Noslin che nel recupero non riesce a colpire una palla a porta spalancata.
Era la palla della vittoria, ma non è l’anno di Noslin. Speriamo si rifaccia in coppa. L’arbitro fatica a tenere a bada l’incontro, grazia Paredes dopo 5 minuti per il solito intervento provocatorio a palla lontana, meritevole del rosso, e finisce, come sempre, per ammonire i laziali, consentendo di tutto a Saelemaekers, uscito senza sanzioni dopo aver fatto numeri da circo. Serie A.
Mancano alla fine due punti meritati, ma Svilar è un calciatore della Roma e fa il suo dovere. Tanto di cappello. La squadra è pronta per giovedì, sorprendente per condizione fisica e molto ben messa in campo. Contro il Bodo servirà tutta la qualità possibile, ma la Lazio di oggi, senza uno Svilar dall’altra parte del campo, sembra in grado di fare l’impresa.